Mi si rimprovera spesso
Di essere competitiva.
Mai gara fu più persa di quella
Che con altri avrei ingaggiato.
Mi ha stritolato con le sue spire
Il boa zannuto del dovere.
Me ne sono adornata
Come una ballerina di fila
Tra l’invidia degli astanti ignavi.
La gara
è quella che la vita
infingarda
elargisce come un dono.
poeticamente saggia e vera, come sempre...
RispondiEliminaAiuta guardarsi dentro? lo spero.
RispondiEliminaIl boa del dovere... noto ammasso di piume e canini aguzzi. E languida abitudine al giorno che seguirà questo. Con te, Marì. (E sì, credo proprio che aiuti).
RispondiElimina