A volte i giorni
Sembrano un budino mal riuscito
(l’agar agar ha tradito)
Si squacquera con l’affondo
del cucchiaio goloso.
A volte i giorni
sembrano chicchi di melagrana
sprizzano nettare purpureo
e lasciano (nocciolo bastardo)
Il palato allappato.
A volte i giorni
Sembrano ferrose lenticchie
Mangiate voluttuosamente
(nella notte delle mille promesse)
Mentre Esaù il sadico se la ride.
A volte i giorni
sembrano vele sfrontate
(invano il timoniere regge la barra)
ignare della rotta e del destino
Oltre l’orizzonte fraudolento.
A volte i giorni
(anafora che sa di stufato)
Sembrano grani di un rosaio
Lignei misteri ineffabili
Sclerotico volgere del nulla.
Sclerotico volgere del nulla.
(Basta che è pronto, si va in tavola!)
Magnifici, i giorni, immersi nella linea di fuoco di quel tuo profilo blu.
RispondiEliminaPer ora sono tutti vele sfrontate. E io mi ci diverto un sacco. Buon anno Maria. Un abbraccio
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