Va bene. Oggi si biscotta. Succede ogni volta ( o quasi)
che c’è questa nebbiolina untuosa che ti si appiccica al viso e sale su per le
narici a pizzicarti i seni paranasali. Non so se la fisiologia sia corretta.
Nel pomeriggio mi attende l’otorino che esplorerà quelle vie e forse mi dirà: "Che vuole signora, è la stagione". Io farò finta di assentire, rimanendo nel
dubbio malefico che si riferisca alla mia di stagione e non all’inclemenza del
meteo. Ma io oggi biscotterò. Me lo
sento. Accenderò un sole sulla spianatoia, un sole
giallo, magma luminoso di mandorle, zucchero, farina, uova, buccia di limone, burro (o
olio? Vada per quest’ultimo!) e cotognata e marmellata d’arance. Mi sporcherò
le mani, imprecherò, mi azzufferò con gli ingredienti, e le mie dita si
muoveranno leste come non sanno invece fare sulla tastiera. Mi si dice che
Pirandello scriveva sulla sua macchina da scrivere con un dito solo: io so che
a me non basterebbero le mani di Kalì (e un cervello in prestito) per scrivere una frase delle sue. Bando
alle nostalgie vigliacche, alle recriminazioni di una modestia (o mediocrità?)
messa ogni volta alla prova. A queste spinte egotistiche. E prima che le
parentesi invadano del tutto, passo agli ingredienti. (Così è se vi pare)
Biscotti di nebbia, anche di
pioggia.
Ingredienti:
400 gr. di farina 00
150 di zucchero semolato
150gr di burro (in alternativa 1
dl di olio evo)
1 uovo e un tuorlo
Buccia di limone grattugiata
50 gr di mandorle pelate e
tritate finemente
I semini di un baccello di
vaniglia ( o estratto o vanillina)
Un pizzico di sale
Un pizzico di lievito in polvere
Qualche cucchiaiata di latte (se necessario).
Qualche cucchiaiata di latte (se necessario).
Per la farcia:
Marmellata d'arancia o confettura di melecotogne.
Guarnizione:
Zucchero a velo o granella
Impastate gli ingredienti
velocemente, raccogliete l’impasto a palla, coprirlo con pellicola e metterlo
per una mezz’ora nella parte bassa del frigo. Intanto versate la marmellata in
un pentolino e regolate la densità. Dev’essere morbida, ma consistente. Lasciar raffreddare.
Riprendete la pasta dal
frigorifero, stendete con l’aiuto di un mattarello a un’altezza di mezzo cm
circa. Distribuite cucchiaini di marmellata, distanziati tra di loro, solo in
una metà del disco di pasta. Ripiegare e ritagliare con coppa pasta o un
bicchierino di circa 4/5 cm di diametro. Spennellare coll’albume avanzato, ben
sbattuto, in ultimo la granella di zucchero (facoltativa). Mettere in teglia a
distanza di due/tre centimetri uno dall’altro. Infornare a 180°, forno già caldo,
per 20 minuti. Il colore dorato vi avvertirà che sono pronti. E il profumo vi
porterà dal naso al cielo. (Che don
Luigi mi perdoni il saccheggio!).