domenica 15 aprile 2012

Senilità

Depressione senile, ti dici.
Può darsi.
L’anima cede muta
All’inesorabile scorrere del tempo
Alle malattie che stringono l’assedio
Alla memoria che comincia a tradire
Al corpo che arrugginisce e non rugge
Nonostante i richiami
Del desiderio,
Del cervello ancora
In allerta.
L’anima cede per prima
Inviluppata
Crisalide senza futuro
Nella spessa nube di ricordi e rimpianti
Sprofondando nel baratro muto
Che si apre fra te e il mondo
Si recide crudelmente
Lo scambio
Le spalle altrui
Scrollano di fastidio.
Il  groviglio di emozioni
È di inciampo
Alla rettilinea corsa degli altri.
Sei solo un vecchio
Anche in primavera.
A te non è dato rifiorire e tornare a vivere
Dall’invernale ferale letargo.

È l’anima che cede per prima.

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