lunedì 30 gennaio 2012

Uno e trino (in Aeroporto a Francoforte)




Storia vecchia, si sa. I maschi giocano dai sei mesi ai centonovant' anni.. Il primo trastullo è il pistolino, per cui ogni aggeggio che capita loro tra le mani ne diventa il surrogato, un surplus di potenza e godimento. Poi venne l’epoca del fucile e il ludico maschietto lo usò come il prolungamento del proprio organo. Sparava proiettili, centrava  bersagli. Al culmine della propria esaltazione, come dice la Franca nazionale, dall’alto del proprio prepuzio prese a costruire campanili e grattacieli, seppure in epoche diverse tra loro.
Un giocattolo per volta sembrava sufficiente a colmare la distanza tra il birillo esistenziale e l’universo. Con l’avvento della modernità il giocattolo unico non bastò più, sicché si fece uno e trino: fu così che nell’aereoporto di Francoforte mi é capitato di vedere una creatura di genere maschile armeggiare simultaneamente con lap top, cellulare e iPad. Mi si svelò così il mistero della trinità che tanto mi aveva angustiato nelle lezioni di catechismo. Non mi chiedete l’identificazione del singolo aggeggio nelle divine persone, sarebbe sacrilego e non vorrei urtare la sensibilità di qualcuno. I misteri della fede sono tali per definizione. Io mi sono sentita annientata col mio povero e-book reader nuovo di zecca.  Ho spento il mio reader e ho aperto un vecchio libro, per non incorrere nel rischio di sembrare in competizione con la trimurti tecnologica dell’homo ludens. O con la sua potenza tutta virtuale, ma così ben ripatita.

3 commenti:

  1. e pensare che gli uomini non sono MAI multitasking. Caso raro, esemplare unico di maschio in grado di utilizzare 3 dispositivi. Non ti è venuto l'istinto di rovesciarci sopra il caffè?

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