martedì 3 gennaio 2012

Diario di una cuoca persa nei vapori delle pentole



A volte i giorni
Sembrano un budino mal riuscito
(l’agar agar ha tradito)
Si squacquera con l’affondo
del cucchiaio goloso.

A volte i giorni
sembrano chicchi di melagrana
sprizzano nettare purpureo
e lasciano (nocciolo bastardo)
Il palato allappato.

A volte i giorni
Sembrano ferrose lenticchie
Mangiate voluttuosamente
(nella notte delle mille promesse)
Mentre Esaù il sadico se la ride.

A volte i giorni
sembrano vele sfrontate
(invano il timoniere regge la barra)
ignare della rotta e del destino
Oltre l’orizzonte fraudolento.

A volte i giorni
(anafora che sa di stufato)
Sembrano grani di un rosaio
Lignei misteri ineffabili
Sclerotico volgere del nulla.

(Basta che è pronto, si va in tavola!)

2 commenti:

  1. Magnifici, i giorni, immersi nella linea di fuoco di quel tuo profilo blu.

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  2. Per ora sono tutti vele sfrontate. E io mi ci diverto un sacco. Buon anno Maria. Un abbraccio

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