lunedì 29 novembre 2010

Io e la mia amica Mara

Io e la mia amica Mara dovremmo essere a dieta ipocalorica. Entrambe vorremmo perdere una decina, una cinquina … di chili. Io forse un po’ di più, dato che ormai sono più larga che lunga. Una femmina “in croce”, cioè messa in orizzontale, come diceva la buonanima di mio zio Vito.
A Mara basterebbe perderne due o tre per ritornare ad essere la Giunone nordica che io vedo davanti a me (e spesso al mio fianco, sigh!!!) quando la contemplo in tutta la Sua…Altezza.

Ed è per questo che posso dedicarle la “mia Tarte Tatin”, convinta che centocinquanta calorie in più (una fett…ina) non la danneggerebbero più di tanto. Chissà perché continuo a nutrire il dubbio sulla sua passione culinaria (non la farà mai!). E, dulcis in fundo, so per certo che la mia cara Mara non mangia dolci… ma insiste nel chiedermi la ricetta. Penso che la sua motivazione sia scientifica!

TARTE TATIN
Per 8 persone (giacché ci sei!):
Una decina di mele (se possibile dello stesso calibro) renette o annurca
200 gr. di burro
150 gr. di zucchero
Un limone (da spremere sulle mele nettate, intanto che procedi col resto)
200 gr. di farina
2 tuorli
1 pizzico di sale

Mescolare gli ingredienti: Farina, 50 gr. di zucchero (sottratti ai 150 di prima), un pizzico di sale, 75gr. di burro (sottratti ai 200 di prima) a pezzetti e a temperatura ambiente e 2 cucchiai di acqua fredda. (In fretta senza lavorare troppo. La frolla più la impasti e più perderà in croccantezza*. Fa’ una palla e avvolgila nella pellicola. Metti in frigo nella parte bassa, quella più fredda, per una ventina di minuti.)

Sbuccia le mele: falle a metà o in quarti se sono troppo grandi grandi, spruzza col succo di limone.

Fa’ fondere il burro in una teglia che vada bene per adagiare le mele l’una accanto all’altra senza spazi , e che possa andare poi direttamente in forno. Prima delle mele mettici il burro a pezzetti e quando spumeggia versa lo zucchero a pioggia. Cuocere a fuoco moderato mescolando con un cucchiaio di legno fino a quando il composto non assuma un leggero colore nocciola. Non più scuro! Altrimente saprà di bruciato.

Caramellare le mele: Tuffale nel burro, con garbo, un pezzo accanto all’altro, girandole tutte,una ad una per una 15cina di minuti. Togli dal fuoco e lascia che si raffreddino.

Accendere il forno: a 180°

Stendere la pasta: con il mattarello (ce l’hai?). Ti conviene farlo su un foglio di carta forno, così sarà più facile rovesciarla e collocarla sulle mele caramellate. Elimina la pasta che deborda (eventualmente) e sigilla tutt’intorno, premendo delicatamente con le dita (bastano un paio!).

Cuoce in 20/25 minuti. Far intiepidire prima di rovesciare sul piatto di portata. Un bel sottopiatto di carta finto pizzo rende più seducente il tutto!

Adesso ti voglio vedere, carissima Mara.
Se non la fai, sappi che dovrai aspettare che il tendine del mio dito medio, alias terzo dito della mano sinistra, la smetta di fare i capricci per mettermi all’opera. Non è maleducato, è solo malato.
Io intanto mangio biechi biscotti di un famigerato Mulino.

Dimenticavo il vino: dolce, ma non stucchevole, niente passiti, meglio un Moscadello di Montalcino a 12/15° in piccoli calici.
Questa, Teresa (che lavora in una rinomata azienda di bollicine) non me la perdonerà mai.

* Il De Mauro non contempla il termine, ma il mio palato l’adora.

2 commenti:

  1. Mi piace un sacco fare dolci, molto più di quanto poi ami mangiarli(di solito il mio interesse si esaurisce dopo la prima fetta). Ma a vedere la tua torta, un paio di morsi in più glieli darei, me la vedo ottima compagna di colazione ;)
    (Ma caramelli lo zucchero col burro? Non lo sapevo :) io ho sempre caramellato con acqua)

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  2. Sì, Isa. con burro. Le sorelle Tatin lo richiedono e io l'ho sperimentato.

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